01 - Rifugio di Capo d’Acqua

01 - Rifugio di Capo d’Acqua

Rifugio Capo D'acqua è un rifugio per chi vuole distaccarsi dalla tecnologia d'oggi giorno, per chi vuole stare immerso nella natura.

Descrizione

La strada brecciata attraversa l’intero fondovalle costeggiando un fossato, a volte ruscello, per l’affiorare in superficie dell’acqua che prevalentemente scorre sotterranea. A circa metà valle si passa accanto al Rifugio Capo d’Acqua (detto anche Simoncelli); nel vicino torrente scorre abbondante e gelida l’acqua proveniente dalle locali sorgenti. Dopo circa cinque chilometri di agevole strada il lungo e diritto vallone ha termine. In una radura al bordo del bosco la strada finisce e, ben segnalati, iniziano tre sentieri in diverse direzioni; per il Balzo dei Tre Confini si prende il sentiero di destra che inizia subito a salire nel bosco.

Dopo un’altra breve e pianeggiante radura, rientrando nel bosco, il tracciato supera un canalone e riprende la salita. Giunti al termine della faggeta, allontanandosi progressivamente dal canalone, si percorre liberamente l’ultimo tratto in ascesa, tutto su prato, fino alla sella da cui si osservano le non lontane piste da sci di Pescasseroli. Voltando a sinistra, pochi minuti e si è sulla vetta del Balzo dei Tre Confini. Da questa vetta, ripassando per la sella, si raggiunge il vicinissimo Rifugio di Iorio.

Volendo, dalla sella si può evitare di andare su Balzo dei Tre Confini per recarsi in due minuti direttamente al rifugio.

Proseguendo, con percorso tutto in cresta, si cavalcano le splendide Creste di Pescasseroli, un lungo serpentone montuoso con una serie di cime che si susseguono tra loro offrendo magnifici panorami.

Dopo aver superato varie piccole cime (tutte oltre i 1800) si raggiungono nell'ordine Picco La Rocca (m.1867) e Monte La Rocca. Ampia panoramica sulla conca di Pescasseroli ed il Parco Nazionale d'Abruzzo.


Da quest’ultima montagna, che rappresenta la meta della giornata, si può decidere se ripetere il percorso a ritroso per ridiscendere oppure proseguire ancora in cresta ed andare a chiudere il tracciato con un ampio anello. In questo secondo caso si superano altre due vette (Monte della Strega m. 1909 e Monte Pietroso m.1879), si scende al Valico di Monte Tranquillo (m. 1637) dove inizia il sentiero che, dopo vari tornanti, scende in diagonale tornando sulla strada brecciata di fondo valle all’altezza del Rifugio Simoncelli. E’ opportuno prendere questo sentiero che riconduce al rifugio; eventuali altri tracciati che sembrano condurre a valle più vicino al punto di partenza (dando l’impressione di accorciare molto) possono portare fuori strada. Dal rifugio, ripercorrendo  la strada del mattino, si torna facilmente al parcheggio.

Note aggiuntive

Il Rifugio di Iorio venne edificato durante gli anni ’30. Collocato a quota 1830 è rinomato per la sua posizione altamente panoramica sui selvaggi boschi del parco; per questo, è considerato uno dei migliori punti d’osservazione per l’avvistamento del famoso orso marsicano, sia alle prime luci del mattino che sul far della sera.
Il Rifugio Capo d’Acqua, chiamato anche Simoncelli, è situato a metà strada del lungo vallone. Ed è proprio in corrispondenza di questo, a quota 1222, che il vallone muta il suo nome passando da Valle di Capo d’Acqua a Valle Carbonara.
La Strada Regionale 509 parte da Cassino, raggiunge Atina, attraversa il centro abitato di San Donato Valle di Comino, incrocia la S.R.666 (proveniente da Sora), sale sul valico di Forca d’Acero (confine Lazio/Abruzzo) e termina ad Opi (pochi chilometri da Pescasseroli); il tratto Cassino/Atina si può percorrere sulla superstrada che scorre parallela.
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Immerso completamente nel verde protetto dalle montagne del Parco Nazionale d'Abruzzo-Lazio-Molise, è un piccolo Borgo ricco di erbe e piante officinali, medicinali e aromatiche.

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In Armonia con la Terra negli Orti di Opi

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Dove la Leggenda diventa Realtà