04 - Val fondillo (32 km)

04 - Val Fondillo

La val Fondillo è una valle montana situata nel territorio comunale di Opi (AQ), in Abruzzo. Nel 2017 è stata riconosciuta patrimonio dell'umanità dell'UNESCO unitamente alle faggete vetuste del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise in seno alle foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa. 

La valle montana è situata nell'area protetta del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise nel territorio montano di Opi, sul versante marsicano dell'Alto Sangro, in Abruzzo. L'anfiteatro naturale si apre tra il monte Marsicano, il monte Amaro, il monte Dubbio e la catena montuosa di Serra delle Gravare[1], caratterizzata da evidenti tracce dell'ultimo glacialismo durante il periodo del Quaternario. L'altitudine varia dai 1084 ai 1960 m s.l.m.

L'area si caratterizza per la presenza di radure, piccole caverne e di alcuni torrenti come il Fondillo, che sgorga nei pressi della grotta delle Fate, e le sorgenti Franatara e Tornareccia[2]. Le faggete di Cacciagrande e di valle Jancino, che compongono i cinque nuclei di faggete vetuste ricadenti in una superficie di oltre 1000 ettari inclusa tra i comuni di Opi, Lecce nei Marsi (Selva Moricento), Pescasseroli (Coppo del Principe e Coppo del Morto) e Villavallelonga (Val Cervara, nei pressi dell'Aceretta), sono in parte databili intorno ai 560 anni. Sono state riconosciute patrimonio dell'umanità, nel contesto delle foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa. Rappresentano il primo riconoscimento UNESCO della regione Abruzzo deciso a Cracovia il 7 luglio 2017. La faggeta della val Fondillo si è sviluppata su dolomia risalente al Giurassico inferiore (Lias inferiore).

Descrizione

La valle è popolata da animali protetti o a rischio di estinzione come l'orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il camoscio d'Abruzzo e la salamandra pezzata. La vegetazione è caratterizzata oltre che dai faggi, da pini neri e da piante endemiche come l'Iris marsica e le orchidee scarpetta di Venere e Epipogio.

Nei locali dell'ex segheria è ospitato il museo della foresta e dell'uomo, incentrato sul rapporto uomo-natura nell'area del parco nazionale. L'esposizione è stata inaugurata grazie all'ente gestore dell'area protetta e alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo.
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Immerso completamente nel verde protetto dalle montagne del Parco Nazionale d'Abruzzo-Lazio-Molise, è un piccolo Borgo ricco di erbe e piante officinali, medicinali e aromatiche.

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In Armonia con la Terra negli Orti di Opi

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