L’esperienza dei percorsi di Natura, Cultura e Benessere da vivere nel Villaggio di Cominium Benessere, rappresentano un’occasione per ripensare il nostro rapporto con la Natura, con noi stessi, rinnovato invito ad andare in profondità, con una riflessione attenta a linguaggi, approcci, a modi differenti di contemplare l’Essere.
La ricchezza dell’Essere che ci costituisce, che partecipiamo e condividiamo con tutte le altre realtà, organiche ed inorganiche, è tale che, in noi umani,
“si fa” pensiero, parola, linguaggio; “attende” noi per farsi narrare, presentare e riconoscere.
Un fiore distende i suoi petali alla luce, secondo un dinamismo, un’energia che dice apertura alla vita, al suo soffio; una farfalla si mimetizza per non farsi catturare; lo fa anche se non ne possiede autocoscienza razionale. Noi lo intuiamo, lo afferriamo, lo sappiamo e possiamo raccontarlo: sapere è anche sorprendersi della consapevolezza di questa capacità che sale in noi dalla Natura; stupore di una luce che precede, investe gli occhi e dispone la mente a ritrovare la connessione del Tutto, dell’essere delle cose.
Nel modo in cui ci è dato di percepirle, poi, la possibilità per noi di ricostruire un mondo sensato secondo una coerenza logica che ricalca e dipende dalla coerenza della Natura che agisce in noi, marcando la nostra intuizione dirottandola e attendendo, alla soglia della nostra libertà, di essere riconosciuta, interpretata e arricchita, secondo modi e linguaggi differenti: quello della poesia, quello del mito, quello dell’arte e della scienza.
Un concetto di Natura che risale a quella di physis - da cui “fisica”- che ne avevano i Greci, i quali “non hanno incominciato con l’apprendere dai fenomeni della natura che cosa sia la physis, ma viceversa: è in base a una fondamentale esperienza poetico-pensante dell’essere, che ad essi si è rivelato ciò che hanno dovuto chiamare physis”, ci spiega il filosofo Martin Heidegger (1889-1976).
Il poeta è colui che “rinsalda le cose alla natura e al Tutto”, “sta un passo vicino alle cose”, per dirla con il poeta e filosofo americano Ralph Waldo Emerson (1803-1882).
Ciò che chiamiamo Natura si lascia esperire e narrare in modi differenti: contemplativo, poetico e scientifico; ambiti e abiti differenti che ritagliamo su misura, per noi e la nostra umana comprensione, con tessuti, stoffe, trame e orditi diversi, che ci restituiscono la realtà dell’Essere; modi in cui scegliamo di rapportarci alla Natura, all’Essere.